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Presentazione progetto “Oltre la Solidarietà

Chi siamo

L’associazione Forum Donne è stata fondata il 16 giugno 2020 da tre membri costituenti, madrelingua russe, tra le quali Roksolana Kopaigora, attuale presidente dell’associazione, nata a Odessa il 30.03.1984 e residente a Locate Triulzi dal 2012.
L’obiettivo principale di Forum Donne è quello di offrire alle donne russofone residenti in Italia, un valido strumento organizzativo in grado di supportarle nella loro quotidianità, sviluppare progetti culturali, sociali e imprenditoriali. L’associazione opera principalmente nell’ambito di comunità locali che contribuiscono alla crescita personale di ciascun membro e a quella socio-economica all’interno del proprio distretto provinciale o comunale. Abbiamo organizzato 123 eventi tra qui 80 online nel periodo di pandemia. La nostra associazione conta di oltre 40 membri iscritti e 300 volontari in tutta Italia


Quali sono le nostre attività principali

Una delle attività che la nostra associazione sta sviluppando e gestendo con ottimi risultati, è il progetto che abbiamo voluto chiamare Emergenza Ucraina. Tra i membri più attivi e personalmente coinvolti in questo progetto, oltre a Roksolana Kopaigora, vi sono Ekaterina Babkina (originaria di Odessa e residente a Locate Triulzi dal 2012) e Semen Captar (originario di Chernivtsi e residente a Milano dal 2018). Attraverso il progetto Emergenza Ucraina, in pochissimi giorni abbiamo saputo organizzare e gestire, nell’area milanese, tre centri di raccolta di donazioni di beni umanitari destinati alle zone di maggiore criticità bellica in Ucraina:

  • Spazio comunale di Via Gramsci Locate di Triulzi (MI)
  • Magazzino in Via Teodosio 37 Milano
  • Capannone di oltre 700 metri quadrati in Via Toffetti 77 Milano

Le modalità operative e la logistica legata al trasporto dei beni (principalmente alimentari, farmaceutici e di pronto soccorso) sono state concertate con enti e associazioni legalmente riconosciute in Italia e autorizzate a tali scopi, quali per esempio:

  • Consolato Generale d’Ucraina a Milano
  • Comune di Locate Triulzi (MI)
  • Proloco di Locate Triulzi
  • Unitre di Locate Triulzi
  • Comitato MI’mpegno
  • Milano Sospesa (Milano)
  • Protezione civile sede Villanterio (PV)
  • Protezione civile sede di Assago (MI)
  • Parrocchia San Vittore di Locate Triulzi (MI)
  • ASLII “Giustizia” Sindacato Ucraino di Milano di Igor Parkhuts (Via Saverio Altamura,17 Milano, tel. 0236514219, cel: 3516009433)
  • ALSI Associazione Lombarda Stomizzati e Incontinenti, c/o Istituto Nazionale dei Tumori Via. G.Venezian n.1, 20133 Milano tel:02 70605131, cel: 3389401315
  • Cleanbusters di Pieve Emanuele (MI)
  • Associazione Progetto Arca Onlus

Dal lato ucraino e internazionale, abbiamo invece operato sulla base di richieste ufficiali che ci sono pervenute in queste settimane, dalle seguenti associazioni/enti:

  • Civilian organization “Rotary Club New Level” di Kharkiv
  • Ospedale clinico pediatrico regionale di Nikolaev
  • Dipartimento provinciale del Ministero della Difesa (sede di Dnipro)
  • Fondo filantropico “Possibilità infinite” di Odessa

A livello operativo, durante queste settimane di lavoro, siamo riusciti a raccogliere e spedire un totale di 10 TIR da 80 tonnellate e 56 furgoni, garantendo la consegna dei beni alle destinazioni prefissate, attraverso verifiche e controlli capillari, resi possibili dalla diretta e personale conoscenza dei volontari che in territorio ucraino sono preposti al ricevimento e allo smistamento dei prodotti stessi. Questo aspetto del nostro lavoro riveste grande importanza, dal momento che, nel nostro piccolo, puntiamo più alla qualità che alla quantità degli aiuti che cerchiamo di garantire alle popolazioni ucraine colpite dalla guerra. Qualità che significa, in sostanza, garanzia che i beni vengano effettivamente consegnati a chi ne ha estremo bisogno, e non finiscano nelle mani di chi, invece, tenta di trarne proventi e guadagni illeciti attraverso la vendita dei medesimi (abbiamo ricevuto molte segnalazioni da parte di conoscenti in territori di confine con l’Ucraina). 

La nostra intenzione è di proseguire e implementare queste nostre attività, mettendo a disposizione di enti e associazioni attivamente coinvolte negli aiuti umanitari agli ucraini, le nostre competenze linguistiche, logistiche e organizzative, anche operando su più fronti, non solo quelli della raccolta e spedizione delle donazioni. 


Assistenza ai profughi ucraini

Sebbene noi, fondatori dell’associazione Forum Donne, viviamo in Italia da molto tempo e la consideriamo come la nostra prima casa, le nostre radici sono sempre ucraine. I nostri parenti, amici, genitori e conoscenti sono ucraini, i quali, dall’inizio della guerra, chiedono aiuto per salvare le loro vite e quelle dei loro figli. Noi perciò non potevamo far finta di niente e così, oltre a raccogliere aiuti umanitari, abbiamo deciso di aiutare le persone fuggite dalle zone calde dell’Ucraina a rifugiarsi qui in Italia.

Come tutti sappiamo, l’Ucraina è un paese territorialmente molto grande, ma la necessità degli aiuti è maggiore nella parte orientale, quindi ci siamo concentrati su di essa, entrando in contatto con persone provenienti da città come Charkiv, Donetsk, Dnipro, Berdyansk, Mariupol e le loro rispettive province.

Di recente siamo riusciti a fornire alloggi e tutto il necessario per un soggiorno decoroso a 35 famiglie, tra cui 18 bambini. Bambini che sono stati subito inseriti in strutture scolastiche primarie. Ci siamo resi conto che alcuni degli appartamenti messi a disposizione dai comuni non avevano tutti gli arredi necessari, quindi attualmente ci stiamo impegnando nella raccolta di beni non solo di prima necessità (vitto e alloggio) ma anche attrezzature e accessori quali letti, materassi, forni microonde ed elettrici, ecc.ecc.

Abbiamo gestito la formalizzazione e la raccolta di tutti i documenti necessari al corretto inserimento di queste famiglie secondo le leggi in materia di protezione e integrazione dei “profughi”. Un aiuto fondamentale per queste persone, che a malapena parlano solo russo. Abbiamo trovato lavoro a cinque persone, ovviamente in regola e a contratto. Abbiamo organizzato corsi settimanali di lingua italiana online, ai quali si sono iscritti 148 partecipanti da tutta Italia. Abbiamo organizzato una festa all’aperto a Milano, coinvolgendo 78 bambini rifugiati, e, grazie alla preziosa collaborazione di enti sportivi e partner, abbiamo distribuito molti regali, sia ai genitori che ai loro bambini.

Progetto “Oltre la solidarietà”

Premessa

L’esperienza che abbiamo maturato sul campo negli ultimi 5 mesi, ci ha fatto capire che purtroppo a livello organizzativo e logistico, gli inserimenti dei profughi ucraini nelle realtà locali e nelle famiglie ospitanti, si sta dimostrando difficoltoso e gestito in maniera poco efficiente dalle autorità preposte, che comunque cercano di profondere il massimo impegno nelle attività di loro competenza.

Ci stiamo accorgendo che esiste un vuoto organizzativo molto accentuato per tutto ciò che concerne la comprensione delle criticità che emergono nel rapporto con le singole famiglie ucraine giunte in Italia, le quali provengono da storie diverse l’una dall’altra e che per questi motivi (culturali, sociali e psicologici) siamo dell’idea che occorra intervenire con un diverso tipo di approccio con loro, più stretto e personale, meno burocratico e più capace di fornire informazioni e rassicurazioni.

Abbiamo infatti notato che senza un intervento diretto da parte nostra (e cioè di personale madrelingua russa o ucraina) moltissimi dei problemi che potrebbero essere facilmente risolti col dialogo e con il nostro supporto psicologico, diventano un ostacolo vero e proprio alla serena e armoniosa integrazione nelle nostre comunità. L’idea che ci siamo fatti noi di Forum Donne, confermata da numerose persone che collaborano direttamente o indirettamente con noi, è che sarebbe un vero peccato sprecare le risorse economiche e abitative che lo Stato Italiano e la popolazione intera stanno mettendo a disposizione dei rifugiati ucraini, se poi tali sforzi umanitari non vengono percepiti e vissuti come un’occasione unica e preziosa per i profughi di provare ad integrarsi in questo paese.

Occorre a nostro avviso, responsabilizzare queste famiglie, attraverso un sistema capillare di assistenza che permetta loro (e in breve tempo) di partecipare attivamente alla vita delle nostre comunità locali, facendo in modo che non si sentano come semplici “turisti” temporaneamente residenti in un mondo “ricco e fortunato per grazia ricevuta” (questa è l’idea che hanno del mondo occidentale i popoli dell’est Europa). Senza un approccio di questo tipo, reso possibile da personale madrelingua russa, il rischio emarginazione e ghettizzazione dei profughi giunti nel nostro paese aumenterà in maniera preoccupante, e con esso anche le criticità di ordine sociale tipiche dei fenomeni migratori italiani gestiti in maniera superficiale.

Non dimentichiamoci che le differenze culturali, sociali, e soprattutto comunicative, sono accentuate dal fatto che la conoscenza dell’inglese da parte dei profughi ucraini è davvero minima, quindi è fondamentale la mediazione di associazioni come la nostra, in grado di accelerare la comprensione degli obblighi di legge e quella dei loro diritti e doveri, durante la loro permanenza in Italia.

Obiettivi generali del progetto

Il progetto che desideriamo sviluppare, denominato “Oltre la Solidarietà”, nasce quindi dalle premesse sopra descritte e si prefigge i seguenti obiettivi di carattere generale:

  1. Fornire assistenza di base ai profughi ucraini durante tutto il periodo di ospitalità presso famiglie italiane o strutture autorizzate, nel territorio di Milano e dell’hinterland sud della città
  2. Accompagnarli lungo tutto l’iter burocratico e amministrativo previsto dalle normative in materia di accoglienza profughi (traduzioni giurate di certificati, prenotazione visite mediche obbligatorie, richieste online dei sostegni economici, intermediazione con Protezione Civile, Questure, Prefetture, scuole dell’obbligo, Caritas ecc.)
  3. Creare e gestire spazi ludico-educativi post scuola per bambini e ragazzi ucraini fino a 16 anni
  4. Organizzare corsi di italiano adatti a tutte le età
  5. Favorire l’inserimento lavorativo dei maggiorenni, attraverso corsi di aggiornamento nostri interni o in collaborazione con i principali centri per l’impiego (pubblici e privati)
  6. Assistere i profughi portatori di handicap, fornendo loro aiuti pratici per spostamenti e specifiche necessità domiciliari

Obiettivi specifici del progetto

Fissati gli obiettivi come sopra elencati, vediamo nel dettaglio quali sono le finalità specifiche che il nostro progetto si prefigge

  1. Assistenza (in affiancamento) all’inserimento di famiglie ucraine di profughi presso abitazioni o strutture idonee definite dai programmi della Protezione Civile. Verifica arredi nelle location abitative a loro assegnate ed eventuale reperimento di oggetti mancanti (letti, materassi, vettovaglie, ecc.). Interfaccia diretta con le famiglie italiane ospitanti, per facilitare la reciproca convivenza e prevenire sul nascere eventuali incomprensioni o criticità. Assistenza telefonica h24 da parte del nostro personale mediatore, ad ognuno dei quali sarà assegnate 10 famiglie di profughi
  2. La complessità delle procedure per l’ottenimento dello status di profugo, richiede una conoscenza di tutto l’iter burocratico e dei documenti da reperire e consegnare alle Questure di Polizia. Traduzioni giurate (e legalizzate presso il Tribunale), così come la compilazione di modulistica online per la richiesta del sostegno economico previsto per ogni profugo, faranno parte integrante del nostro progetto, affiancando i profughi nella loro esecuzione e regolarizzazione
  3. Al di fuori dell’orario scolastico, per favorire l’integrazione dei bambini ucraini, abbiamo in programma di gestire spazi ludico-culturali, dove avremo la possibilità di seguire lo sviluppo delle conoscenze scolastiche e le difficoltà che invece stanno incontrando, proponendoci di intervenire con metodologie didattiche idonee al recupero o al miglioramento del loro processo di apprendimento. In questi spazi, favoriremo inoltre l’incontro con bambini italiani, per un efficace e utile interscambio culturale. Organizzeremo anche giochi di gruppo o gite culturali e turistiche. Così come lezioni di musica o di disegno, per sviluppare le attitudini di ciascun bambino. Li affiancheremo anche durante attività sportive, accompagnandoli in piscina o presso altri centri sportivi (calcio, rugby, danza)
  4. Terremo corsi di italiano per tutte le età e per due o tre livelli di conoscenza iniziale. Li programmeremo sia con DAD che in aula, con orari e programmi che definiremo più avanti
  5. L’inserimento nel mondo del lavoro ricopre una parte molto importante del nostro progetto. Aiuteremo sia i profughi appena arrivati che anche altri ucraini già residenti in Italia da tempo e che non hanno ancora trovato un lavoro, a sviluppare le proprie attitudini o le professionalità che avevano acquisito prima del trasferimento in Italia. Cureremo la scrittura dei loro CV, e la presentazione presso enti privati o pubblici che si occupano di selezione del personale e di offerte di impiego
  6. Ci occuperemo di garantire l’assistenza pratica e logistica a tutti i profughi diversamente abili, con l’aiuto di un automezzo idoneo al trasporto di carrozzine (che sarà noleggiato)

Gli obiettivi che ci prefiggiamo durante il primo anno di attività del nostro progetto sono i seguenti:

  • partecipazione di minimo 300 ucraini ai nostri corsi di italiano
  • coinvolgimento di minimo 200 minori ucraini in attività ludico sportive da noi organizzate
  • favorire l’inserimento occupazionale di almeno 50 ucraini residenti nell’area milanese

Risorse umane necessarie

ProfessionalitàNumero
Responsabile progetto1
Coordinatore1
Mediatore linguistico culturale8
Psicologo2
Insegnante di italiano2
Autista1
Consulente legale1
Addetto alla logistica2
Volontari20

Conclusioni

Tutto il personale di cui sopra è già stato individuato da noi di Forum Donne anche tra rifugiati attualmente residenti nell’area milanese e in possesso di regolare permesso di soggiorno temporaneo. Poter dare un lavoro, anche temporaneo, ai profughi ucraini, dando loro l’opportunità di proseguire i loro percorsi professionali bruscamente interrotti dalla guerra nel loro paese, e allo stesso tempo, fare in modo che anche loro concorrano al pagamento degli oneri contributivi, fa parte integrante dei nostri obiettivi dichiarati (come sopra elencati). In questo modo, attraverso le nostre attività di sostegno, assistenza e aiuto all’inserimento sociale, ogni rifugiato ucraino non sarà lasciato solo e senza nulla da fare in un paese straniero, ma sarà sempre guidato e informato sui suoi diritti, ma soprattutto sui suoi obblighi e doveri, nel pieno rispetto delle leggi italiane.